Vincenzo Schettini il “prof” di fisica star dei social!

Ciao Vincenzo, com’è nata l’idea de “La fisica che ci piace”? È una proiezione in chiave più easy dei concetti della fisica?
Tutto è nato perché notavo che i miei studenti erano entusiasti del mio modo di insegnare, complice il fatto che io adoravo i social, cominciavo a scoprirli, ho pensato di portare questo progetto direttamente online continuando semplicemente a fare lezione ma, invece di pormi davanti a una classe, mi sono posto davanti al web intero utilizzando semplicemente il mio telefonino!

Il tuo libro è arrivato da poche settimane in libreria (11 ottobre): cosa ti aspetti da questa idea originale?
Mi aspetto di arricchire ancora di più il percorso che sto portando avanti per studenti, docenti, famiglie, gente comune. Ho notato con il tempo che la fisica è qualcosa che piace davvero a tutti, ho notato come tutti stanno amando il mio modo di comunicare e quindi ho voluto pensare ad un libro come il mezzo “superlativo” per raggiungere ancora di più la gente fino alle loro emozioni, perché leggere è diverso che guardare un video e credetemi questa lettura sarà illuminante per molti: insegnerà, commuoverà, coinvolgerà!

Che feedback hai raccolto durante il tour in giro per l’Italia?
Meraviglioso! Sono stato circondato dal calore della gente che ha mostrato non solo le proprie emozioni ma è venuta a trovarmi per farmi domande, parlarmi della propria vita, raccontarmi di come loro siano cambiati attraverso questa lettura semplice della scienza. E mi sono fatto anche tanti pianti di gioia…

La possiamo definire l’esaltazione della scienza che circonda le nostre azioni, come tu stesso ci tieni a definirla
Sì, dobbiamo farlo! Perché quando arrivi a capire che la scienza spiega le cose più semplici della vita allora ti senti appagato, riesci a raggiungere una dimensione di felicità che spesso le cose materiali non ci sanno dare.

Sei più professore oppure fisico/musicista e amante “curioso” della vita?
Sono assolutamente più professore! Amo questo mestiere e sono felice, anzi mi vengono i brividi, quando la gente mi ferma e mi dice “prof, ma è proprio lei?”. Poi sono anche altro come giustamente avete detto nella domanda, ma la dimensione di prof mi appartiene in maniera particolare.

La tua missione è arrivare al cuore dei tuoi studenti, amici e appassionati?
È maturata in me la consapevolezza con il tempo che avrei potuto raggiungere davvero il cuore di tutti. Ho iniziato con il voler migliorare la qualità di studio degli studenti e soprattutto fargli capire che imparare divertendosi è una cosa importante, ma poi mi sono stupito del fatto che i miei contenuti non li guardavano solamente loro e quindi ho capito che quella missione avrebbe necessariamente allargato i suoi orizzonti.

La scienza e l’innovazione tecnologica sono due opposti che inevitabilmente si attraggono. Sei d’accordo?
Beh, mi permetterei di dire il contrario. Scienza e innovazione sono cariche dello stesso segno che necessariamente si attraggono anziché respingersi.

L’essere sempre di fretta ti fa uscire fuori di testa. Il mondo in fondo va di fretta, così come la trasformazione digitale. Che ne pensi?
Sì, il senso di “fretta” è una dimensione del nostro tempo. Dobbiamo imparare a conviverci, cercando di creare ordine nel caos. Possiamo esserne capaci se ci abituiamo a questo stile di vita smarcando i nostri obiettivi e cercando di migliorare giorno dopo giorno.

Sogno di fare la televisione, ma di fare un tipo di televisione completamente diversa da quelli che sono i contenuti attuali

Il tuo concetto di “fisica” dove si prefigge di arrivare? Quali sono ancora i sogni nel cassetto?
Sogno di fare la televisione, ma di fare un tipo di televisione completamente diversa da quelli che sono i contenuti attuali. Sogno una televisione che integri il linguaggio della rete, che abbia tempi più veloci e che contemporaneamente smetta di separare l’intrattenimento dalla divulgazione. Le due cose possono convivere e i protagonisti del linguaggio televisivo possono interagire in nuovi format ben disegnati da autori audaci che penseranno in maniera sfacciatamente di divergente ed intelligente.

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Direttore responsabile / 01magazine

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