Positivitrip: il mondo intero è l’ufficio!
“Per due relativamente ‘giovani’ come noi, sembra ieri il momento in cui guardavamo sognanti le immagini di posti stupendi (e qualche volta quasi surreali) ritraenti talvolta delle bizzarre statue allineate con il volto severo, altre volte degli imponenti edifici a punta in mezzo al deserto, molto spesso delle straordinarie spiagge tropicali con tanto di palma ricurva che chissà in quale angolo di paradiso saranno state. Già a primo impatto quelle immagini erano capaci di suscitare in noi, futuri esploratori, sorpresa e curiosità, innescando quella voglia di scoperta che porta a prenotare il primo biglietto aereo con l’irrefrenabile esigenza di andare a vedere coi propri occhi quel mondo fantasioso ammirato solo in foto.
Questa esigenza in noi non si è più spenta, anzi, è andata progressivamente crescendo. Siamo Francesco & Veronica, fondatori di Positivitrip, blog di viaggi che raccoglie consigli, itinerari e prezzi su destinazioni poco battute, due ragazzi cresciuti proprio con la voglia di esplorare il mondo e che hanno fatto della loro passione più grande un percorso professionale. Fortuna che dal periodo in cui ci si lasciava ispirare dalle foto dei giornali poggiati sul tavolo del salotto di cose ne sono cambiate e anche parecchie, soprattutto nel modo in cui chi ‘vende’ viaggi sceglie di comunicare ai propri potenziali clienti. Questo anche per il naturale incremento degli strumenti a disposizione, che appena qualche tempo fa erano difficili pure da immaginare. Già nell’ultimo ventennio, con l’avvento di internet in prima battuta, dei pc portatili e infine degli smartphone, tutti noi abbiamo assistito ad un radicale cambiamento delle abitudini dei consumatori, che ha portato ad un successivo cambiamento nel modo di raggiungere l’utente finale e nel modo di raccontare i viaggi, ispirare gli appassionati del settore nonché spingere il cliente finale a compiere un’azione.
La trasformazione del mercato ed il suo conseguente adattamento alle realtà del web ha avuto per noi un ruolo chiave…
Un po’ per conseguenza e un po’ per necessità, in maniera del tutto inaspettata, siamo pure arrivati a sfruttare, in qualità di ottimi mezzi comunicativi e quindi strumenti commerciali, i social network, nuove piattaforme digitali nate di base per bilanciare l’interazione tra umani che col tempo modifica sempre più i suoi connotati. Chi poteva immaginare negli anni ’70 che un giorno sarebbero nati dei ‘luoghi’ virtuali dove ognuno poteva esprimere la propria opinione, raccontare le proprie esperienze con tanto di foto e video a corredo ed ispirare altri a far lo stesso? E chi poteva immaginarsi che gli stessi ‘luoghi’ sarebbero stati usati un giorno come mezzi di comunicazione commerciale per raggiungere un potenziale pubblico con interessi specifici?
Il lato affascinante (e senza dubbio per molti anche frustrante) del mondo del digital è stato proprio quello di tenersi al passo con l’evoluzione degli strumenti comunicativi, che negli ultimi anni si sono moltiplicati esponenzialmente generando delle spaccature tra chi è riuscito ad adattarsi e chi non sempre trova l’ingranaggio giusto, o è perennemente in ritardo. Per noi che sulle piattaforme digitali ci siamo ‘nati’ il percorso è stato decisamente più semplice, a partire dai nostri primi biglietti aerei prenotati on line – piuttosto che in agenzia di viaggio – fino alle prime foto dei nostri viaggi, mai sviluppate in quanto il loro circolo vitae è sempre rimasto digitale.
La trasformazione del mercato ed il suo conseguente adattamento alle realtà del web infatti ha avuto per noi un ruolo chiave, permettendoci non solo di inserirci in un filone di nuove figure professionali che fino a qualche tempo prima non esistevano neanche, ma dandoci la facoltà di creare un flusso di lavoro realizzabile ovunque nella totale libertà di movimento.
In qualità di travel blogger e content creators siamo anche stati una piccolissima parte del movimento che ha visto nascere i ‘nomadi digitali’ (una categoria sicuramente ben più ampia di coloro che lavorano solo nel campo dei viaggi), rendendo il mondo intero il nostro ufficio, peraltro mai due volte uguale. Se vi state chiedendo che sembianze ha la quotidianità dei liberi professionisti come noi che lavorano coi viaggi, dovete sapere che è frenetica e in costante mutamento, sebbene altamente affascinante. Spaziamo dal mostrare una destinazione come ‘proposta vacanze’ al coordinare fisicamente dei viaggi di gruppo in cui portiamo altri viaggiatori in giro per il mondo; dal raccogliere itinerari e consigli pratici nel nostro blog al raccontare avventure bizzarre con dei brevi video su TikTok, dal consigliare accessori e piattaforme utili alla nostra audience attraverso Instagram al ‘formare’ altri aspiranti creatori di contenuti che vogliono fare del viaggio la loro professione, e la lista dei lavori che si potrebbero fare è ancora lunga.
Ciò che certamente amiamo di più della nostra professione dai mille volti è che ci fa viaggiare moltissimo e ci tiene sempre accesi, sempre curiosi e attenti, sempre con la valigia ‘mezza piena’. Questo non vale naturalmente solo per noi ma si applica anche a tutte quelle mansioni che sono nate in conseguenza alle sempre mutevoli abitudini dei consumatori; maggiore è il numero di piattaforme digitali in utilizzo maggiore sarà il numero di addetti ai lavori richiesto, a partire da chi crea i contenuti grafici, chi sviluppa i siti web su cui pubblicarli, chi si occupa verticalmente di pubblicità e linguaggio commerciale e così via.
Basti pensare che per una ’semplice’ agenzia di viaggi on line (che oggi non ha più bisogno di una sede fisica) ci possono volere anche 10 figure professionali diverse ricoperte da 10 persone che possono liberamente muoversi nel mondo, in quanto il loro lavoro esula da confini geografici, fusi orari, nazionalità o lingua. Sebbene alcuni potrebbero essere ancora un po’ intimoriti dal continuo mutare del mondo del web e di conseguenza di quello del lavoro digitale, il mondo del travel in seguito a questo sviluppo ha avuto un’influenza assolutamente positiva: da un lato ha permesso a migliaia di consumatori di vivere esperienze che in altri tempi non avrebbero potuto permettersi e dall’altro ha aperto numerose strade a chi di questo voleva fare il proprio mestiere. E se buttiamo l’occhio un po’ più avanti ci rendiamo conto che il vero cambiamento ancora deve arrivare.
E voi, come immaginate il mondo dei viaggi tra 20 anni?