MARKETING: team interno vs outsourcing

Qualcuno ha parlato di “dilemma del digital marketing”, ma occorre fare prima qualche precisazione. Per qualunque tipo di attività le aziende hanno di fronte a sé due soluzioni distinte: strutturare un team interno oppure affidarsi all’outsourcing?
Nel caso dello sviluppo o dell’applicazione di una strategia di marketing, non è sempre semplice stabilire quale delle due opzioni sia quella più conveniente. Naturalmente le carte in tavola cambiano in relazione al settore: ci sono ambiti infatti in cui è più frequente l’outsourcing, mentre ce ne sono altri in cui la formazione di un team interno è un passaggio obbligato. Affidare la propria strategia di marketing a un team interno Oggi le aziende conoscono bene l’importanza di pianificare una strategia di marketing efficace, specie quando gli obiettivi di crescita di un business devono tenere in considerazione l’alta competitività dei mercati. Applicare o definire una strategia di marketing richiede l’impiego di tempo e risorse. Ciò implica che ci sia un team che si dedichi a tempo pieno alle attività di marketing, soprattutto se il business si affaccia su un mercato vasto.

Sviluppare un reparto marketing interno significa formare un team composto da diverse figure professionali che vantano un complesso di abilità molto variegato. Non è per niente semplice trovare la giusta sintonia fra le diverse figure anche perché alle abilità più tecniche vanno integrate le competenze trasversali che riguardano il lavoro in team. Più il reparto marketing è completo, meglio riuscirà a svolgere tutte le attività di marketing. Una caratteristica essenziale del team è dunque la multidisciplinarietà: è consigliabile che i componenti del team abbiano background e specializzazioni diverse per rispondere a tutte le sfide che i mercati impongono con delle soluzioni di marketing pensate su misura del business. Questo aspetto in realtà vale sia per il team interno che per l’outsourcing. In entrambi i casi il team deve essere multidisciplinare. La differenza però consiste nel fatto che, nel caso del team interno, l’onere di trovare e gestire le giuste risorse in termini di competenze e abilità spetta all’impresa, mentre, nel caso dell’outsourcing, si presuppone che l’ente a cui ci si rivolge abbia già le risorse necessarie per sviluppare o applicare la giusta strategia di marketing.

Vantaggi dell’affidarsi a un team interno
La soluzione in-house presenta una serie di vantaggi da tenere presenti nel momento in cui si deve sviluppare una strategia di marketing efficace. Ma va detto fin dall’inizio che è la soluzione più dispendiosa in termini di tempo e denaro perché comporre un team all’altezza non è affatto semplice. Servono altre risorse predisposte per trovare i componenti del team più adatti (team di HR o agenzie di Recruiting), per trasmettere i valori dell’azienda (manager pronti a formare i nuovi arrivati), e garantire stipendi adeguati e percorsi formativi funzionali agli obiettivi prefissati. Non è detto che un’azienda sia in grado di risolvere queste necessità. Procediamo adesso con una panoramica dei vantaggi:

• Conoscenza del business e del settore
Chi meglio dei tuoi dipendenti conosce la realtà aziendale e il mercato in cui operano? Specie nei casi di business più di nicchia, come l’ICT o quello di prodotti digitali come software ad alto livello tecnologico, non è scontato conoscere le dinamiche del mercato di riferimento e i punti di forza e debolezza di un determinato prodotto. Avere le giuste consapevolezze e conoscere alla perfezione il prodotto da promuovere rappresenta un vantaggio concreto.

• Conoscenza del linguaggio dell’azienda
Un team interno apprende più velocemente il linguaggio aziendale, conosce perfettamente quali sono le lacune della strategia di comunicazione, il target di riferimento e le necessità dei clienti già acquisiti, per il semplice motivo che vive quotidianamente l’azienda. Questo aspetto non va assolutamente sottovalutato soprattutto quando si tratta di campagne il cui scopo è quello di rafforzare la brand identity o la brand reputation.

• Interazione con gli altri dipartimenti dell’azienda
Tra colleghi è più semplice interagire. Ci sono meno passaggi da compiere e le tempistiche si accorciano. Questo aspetto è fondamentale perché ogni aggiornamento dei prodotti o servizi da promuovere potrà essere vagliato dal comparto marketing senza troppi impedimenti. Tra una chiacchierata e l’altra i colleghi potranno allinearsi in modo celere. In questo modo l’intero comparto marketing non solo potrà rafforzare la sua conoscenza del prodotto da promuovere, ma verrà anche aggiornato sulle variazioni del mercato grazie all’interazione con il reparto commerciale.

• Spirito di appartenenza alla causa
Naturalmente, nel caso di un team interno, lo spirito di appartenenza ad una causa comune rappresenta un vantaggio a cui è difficile rinunciare. I componenti del team avranno modo di acquisire maggiore consapevolezza della mission, della brand identity e della vision. Questo è un vero e proprio asset da sfruttare per qualsiasi attività di marketing. Inoltre, sul piano motivazionale, il team potrà giovare di qualche appiglio in più. I risultati ottenuti contribuiscono a migliorare la crescita della propria azienda ed il rapporto con gli altri reparti. L’aspetto motivazionale non va assolutamente sottovalutato perché, da un lato, sprona le risorse a dare sempre il meglio e migliorarsi costantemente, dall’altro, aumenta la sinergia interna dei diversi dipartimenti aziendali. Queste sono componenti essenziali per far sì che le strategie di marketing siano pienamente orientate al risultato. Quando è il proprio giardino a trarre beneficio e non quello di qualcun altro, le sfide hanno un altro sapore.

“L’outsourcing permette alle PMI di raggiungere risultati in tempi tutto sommato brevi che altrimenti difficilmente avrebbero raggiunto.”

Team interno sì, Team interno no?
Prima di formare un team interno che si occupi di tutte le attività di marketing, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti:
1) Coerenza con il budget. Occorre avere contezza del quantitativo di risorse necessario per formare il team, sia in termini di costi, sia relativamente alle tempistiche.
2) Coerenza con gli obiettivi prefissati. È sempre bene svolgere un’analisi preliminare dei costi e dei benefici. Se i vostri obiettivi non giustificano l’investimento necessario alla formazione di un reparto marketing interno, è meglio non esporsi troppo e affidarsi all’outsourcing.
3) Formazione interna. Si devono avanzare delle considerazioni sulla capacità effettiva di formare un team all’altezza. Non è semplice trovare le risorse adeguate, né tantomeno garantire loro un percorso di crescita in linea con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Va dunque strutturato un piano formativo per permettere alle risorse che faranno parte del reparto marketing interno di sviluppare le abilità necessarie allo svolgimento delle attività richieste. Stare al passo con i cambiamenti continui e repentini del digital marketing è una vera e propria impresa.
4) Know-how. È necessario sviluppare prima un modello di lavoro da trasmettere a tutti i componenti del team al fine di aumentare sinergia e orientamento al risultato. Dietro ogni team c’è un know how che ne delinea le dinamiche di lavoro, i processi decisionali e l’impiego di strumenti e risorse.

Cosa significa fare outsourcing per il marketing della tua azienda
I dati parlano chiaro: sempre più aziende decidono di delegare la funzione del marketing ad aziende terze per ottenere un vantaggio competitivo e ottimizzare gli investimenti. Il motivo risiede principalmente nella mancanza di risorse. Non tutte le aziende infatti possiedono le risorse necessarie per comporre un reparto marketing interno all’altezza. La soluzione a questa problematica è quella di esternalizzare la funzione del marketing. Questa maniera di procedere prende il nome di “outsourcing”, termine inglese che indica per l’appunto la decisione da parte di un’azienda di delegare a un soggetto terzo, solitamente un’agenzia specializzata, lo svolgimento di determinate attività. Questo termine dunque non si estende solo al marketing ma a qualunque altro tipo di attività. Le società di consulenza, ad esempio, nascono proprio per questo: si specializzano in determinati servizi per offrire ad altre aziende delle competenze specifiche e dei know-how che difficilmente riuscirebbero a replicare internamente.

Vantaggi dell’outsourcing marketing
Di seguito proponiamo una lista dei vantaggi del fare outsourcing delegando le attività di marketing ad un’azienda specializzata. Qui la logica è abbastanza chiara: “Quando non sai fare qualcosa di importante, affidati a un esperto qualificato e massimizza i risultati nel minor tempo possibile”. L’outsourcing può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza per tutte quelle aziende che faticano a formare un reparto interno per una data attività o a trovare la strategia giusta per ottenere i risultati sperati. All’interno di un mercato ultra competitivo, la logica dell’investimento e del ritorno economico è stringente: fare marketing oggi significa strutturare un percorso di crescita del business che sia duraturo e ricco di successi. L’outsourcing permette alle PMI di raggiungere risultati in tempi tutto sommato brevi che altrimenti difficilmente avrebbero raggiunto. Discorso simile ma non uguale vale per le grandi aziende: apprendere il know-how di aziende specializzate potrebbe rappresentare l’unica via per risolvere alcune problematiche interne.

Risparmio sull’investimento marketing
A tutti conviene risparmiare denaro. Per comporre un reparto marketing interno, si devono assumere nuove risorse e stipulare numerosi contratti di lavoro che gravano sul bilancio aziendale. Si corre persino il rischio di perdere la risorsa dopo aver investito tempo e denaro per formarla e metterla nelle migliori condizioni lavorative.
L’outsourcing permette alle aziende di risparmiare sull’investimento marketing perché azzera i costi di:
1) Recruitment. Non si devono cercare nuove risorse da assumere, né strutturare piani di assunzione complessi.
2) Gestione del personale. Non si devono stipulare nuovi contratti di lavoro che gravano sul bilancio o avanzare investimenti per la gestione delle nuove risorse.
3) Formazione. Non si deve strutturare alcun programma di formazione o aggiornamento per rispondere alle sfide del marketing digitale.

Affidarsi a un team esterno altamente qualificato
Capita spesso che, sebbene un’azienda investa ingenti somme per formare un team all’altezza, le cose non vadano per il verso giusto. Ciò non solo non permette all’azienda di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma le risorse impiegate non potranno essere del tutto recuperate. Fare outsourcing non significa soltanto delegare a terzi la funzione marketing. L’aspetto fondamentale dell’outsourcing è quello di affidarsi ad un team esterno specializzato nelle attività richieste che vanta una comprovata esperienza nel settore. Ciò equivale a dire che il fatto di delegare la funzione marketing è un aspetto secondario e che le risorse interne, tramite il confronto con altri professionisti maggiormente specializzati, potranno accrescere il proprio bagaglio di competenze. Il marketing è un settore complesso che viene costantemente rivoluzionato. Trovare una formula vincente e mantenerla tale nel tempo richiede un know how che non tutte le aziende riescono ad apprendere e applicare. Affidarsi a un team già formato e funzionante è la chiave per massimizzare i risultati nel più breve tempo possibile applicando un know how difficilmente replicabile. Supporto al reparto marketing interno Una buona soluzione per far crescere il reparto marketing interno può essere quella di delegare solo alcune attività di marketing ad un provider esterno. Se il team interno è carente su determinati aspetti, la soluzione migliore potrebbe essere quella di affidarsi a degli esperti che sopperiscano a quelle mancanze. In questo modo il team interno potrà confrontarsi con degli esperti e apprendere la strategia più adatta per raggiungere il risultato sperato. Se per esempio una strategia di marketing non sta performando al meglio, il supporto di un consulente esterno in grado di individuare le criticità del piano e proporre una soluzione adeguata potrebbe essere un’ottima occasione per far crescere le risorse interne all’azienda.

CHE NE PENSI?
Stai valutando un team interno, full outsourcing o un approccio ibrido? In BlitheDigital collaboriamo con ciascuno dei nostri clienti in un’ottica strategica per definire e raggiungere insieme gli obiettivi di business attraverso un approccio 1 to 1, quanto più vicino possibile al concetto di “reparto interno”. Promuoviamo un approccio orientato all’utilizzo di tutte le leve offerte dal marketing, prima di passare alla fase operativa e coltiviamo la capacità di ascolto, il dialogo costante, la specializzazione, il pensiero strategico e l’orientamento al risultato, collaborando in sinergia con tutte le risorse interne del team in azienda.

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“L’outsourcing azzera i costi di: recruitment, gestione del personale e formazione.”

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