Investimenti sostenibili 4.0
Il 18 maggio prossimo sarà possibile inviare le domande per l’accesso al contributo previsto dal bando investimenti sostenibili 4.0, una misura introdotta al fine di favorire investimenti innovativi e sostenibili di aziende dislocate sull’intero territorio nazionale.
La misura si pone come obiettivo quello di favorire gli imprenditori che intendano investire nella trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, permettendo di superare le difficoltà derivanti dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
Le agevolazioni saranno concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione rispettino i seguenti requisiti:
• essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
• essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
• non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
• trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
• essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
• aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
• non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
• non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.
Potranno presentare domanda le imprese esercenti attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che non garantiscono il rispetto del principio DNSH (non arrecare un danno significativo).
Pertanto, quali sono le strade consigliabili da seguire per un corretto processo di Internazionalizzazione?
Spese ammissibili
Le spese considerate ammissibili alle agevolazioni saranno le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, ovvero:
• macchinari, impianti e attrezzature
• opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
• programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali oggetto di investimento agevolato
• acquisizione di certificazioni ambientali
Uno dei principali aspetti da sviluppare è, in ogni caso, come prima analisi, la fondamentale ricerca del canale di vendita a cui dare la preferenza.
Spesso, nello studiare strategie di mercato, ci si trova in presenza di acronimi come B2B (Business to Business) e B2C (Business to Customer). Essi, normalmente, costituiscono le prime due forme di commercializzazione che un’azienda sceglie. Nel primo caso (B2B), il produttore (Business) per vendere i propri prodotti si affida ad altre aziende (Business), che faranno da intermediari tra cliente e produttore. E’ il caso dell’acquisto di una autovettura che, generalmente, non avviene con un contatto diretto con la fabbrica (casa produttrice), ma attraverso altre aziende che commercializzano il prodotto (concessionari).
Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, saranno, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al d.lgs 04/07/2014 n. 102, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.
Le spese, ai fini dell’ammissibilità, dovranno:
• essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
• essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
• essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
• essere sostenute ed effettivamente pagate dall’impresa beneficiaria;
• essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, ovvero ricevute bancarie (RI.BA.), in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
• qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e pertanto dimensionati in base all’effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
Non saranno, in ogni caso, ammesse le spese:
• sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
• connesse a commesse interne;
• relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
• relative all’acquisto o alla locazione di terreni e fabbricati;
• di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
• per consulenze e prestazioni d’opera professionale, incluse le spese notarili, fatto salvo quanto previsto in relazione alle spese per la diagnosi energetica;
• relative alla formazione del personale impiegato dall’impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma; • forma e quantificazione dell’agevolazione.
Le agevolazioni saranno concesse, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.
In particolare:
• per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione
• per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione
• per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia SpA, secondo le seguenti tempistiche:
• a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 sarà possibile, attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito del Gestore, procedere alla compilazione della domanda;
• dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 le domande compilate potranno essere inviate.
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia SpA